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Simone Ghirardini è nato a Castelnuovo ne monti (re) il 28 novembre 1993. Fin da piccolo è stato  accompagnato dalla passione per il mondo dello spettacolo e della magia. Durante il periodo scolatisco, Simone ha frequentato corsi di teatro serali con la scuola d'improvizazione teatrale IMPROPONGO di reggio Emilia, uno stage settimanale di teatro con il premio nobel per la letteratura DARIO FO e la moglie FRANCA RAME.

 

Dopo numerose esperienze lavorative come animatore in diversi tipi di alberghi, spiagge, pub e discoteche oggi vuole mettere a disposizione la sua grinta, energia e magia per te..

Scrivono di MagicGhiro

Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà, ma in Simone Ghirardini di falso non c’è sicuramente nulla, semplicemente ha imparato come usare al meglio questa tecnica per divertire e stupire con le sue esibizioni come “MagicGhiro”.
Simone vive a Massa, una piccola borgata di Toano, ha appena finito l'istituto tecnico A. Baggi, indirizzo ragioneria informatica e ora frequenta corsi d’improvvisazione teatrale, presso la scuola Impropongo di Reggio Emilia. Il match d’improvvisazione è uno spettacolo teatrale molto divertente nato in Canada che piano piano si sta facendo conoscere in tutto il mondo. 


Come nasce la tua passione per il mondo dello spettacolo?
MagicGhiro è il mago che gioca, si addormenta, si diverte, insomma il mago dei bambini. Nasce dalla voglia di far divertire in ogni momento grandi e piccini attraverso le sue gag magiche. 
Ho cominciato a fare il mago fin da piccolo, infatti, il giorno del mio settimo compleanno ho ricevuto come regalo una di quelle scatole del piccolo mago; dopo un po’ di allenamento, con alcuni giochi, ho cominciato a fare piccoli spettacolini, in famiglia, in parrocchia. Tutto ciò non è durato molto, infatti, da lì a poco avrei abbandonato la magia lasciando morire il personaggio di MagusVampirius (mi facevo chiamare così hai miei primi spettacoli perché indossavo un abito da vampiro e il gioco che mi veniva meglio era far uscire del vino che fingevo fosse sangue da un quotidiano vuoto).
Lasciai definitivamente il mondo della magia, non perché non mi piacesse, ma perché preferivo fare spettacoli di cabaret e girare film con i miei due super compagni d’avventura Camilla e Stefano Paolini, con i quali ho vinto diversi concorsi, (miglior cortometraggio contro l’alcool e in seguito un altro contro il fumo). In terza superiore però durante un’ora buca io morivo dalla voglia di fare qualcosa, un qualcosa che ci potesse divertire e così ho iniziato a fare giochini di cartomagia che avevo imparato in veste di MagusVampirius. Poiché l’appetito vien mangiando, appena arrivato a casa, ho ripreso fuori tutti i miei giochi di magia cercando di impararne sempre nuovi. Da quel giorno non esco più senza il mio marsupio pieno di mazzi di carte, palline, foulard e accessori.


Come prosegue il percorso sulla via dello spettacolo?
Ora frequento corsi d’improvvisazione teatrale e nonostante abbia appena iniziato, ho capito che per migliorare devo creare un vero e proprio personaggio, infatti, prima di essere MagicGhiro sono stato semplicemente il mago Simone, Ghiro l’illusionista fino ad arrivare ora a MagicGhiro, personaggio buffo dal passato divertente e intrigante, passato che “MagicGhiro” racconta durante tutti i suoi spettacoli ai bimbi che lo seguono divertiti. 
Come mago non ho fatto molti spettacoli, ancora, anche perché le mie magie si riferiscono a un pubblico preciso, quello dei bambini, ma nonostante questo la mia passione trova spazio ai compleanni, alle feste paesane, dove sono chiamato ad animare i bambini spesso insieme alla mia amica Benny che li diverte truccandoli e creando sculture di palloncini.


Definisci un tuo difetto
Non so se si può definire un difetto però io non mi fermo mai, ultimamente sono pieno d’idee, mi piacerebbe girare un cortometraggio (del quale ho già scritto parte della sceneggiatura) che parla di una storia d’amore di due ragazzi di diverse classi sociali con accenni politici e religiosi. Con ragazzi di Toano, per il 50° anniversario dell’acquedotto, stiamo organizzando delle manifestazioni per far capire ai bambini, e non solo, l’importanza dell’acqua e infine ho appena realizzato con un gruppo di amici una Web Tv che va in onda 24 ore su 24 con musica e servizi girati da noi che riguardano il nostro Appennino; per questa AppenninoTv abbiamo grandi progetti, infatti, ora stiamo lavorando per riuscire ad andare in diretta da diverse parti riuscendo così a trasmettere in streaming i vari eventi e spettacoli del nostro appennino, per ora abbiamo provato con lo spettacolo “I talenti della montagna” riscontrando successo.

Qual è il rapporto che hai con la religione?
Sin da piccolo ho frequentato la parrocchia di Toano Massa Manno, inizialmente come partecipante dei campeggi e grest, fino a diventare animatore ove ho scoperto quanto mi piaccia stare e giocare con i ragazzi. 
La mia famiglia e la parrocchia, con le sue numerose esperienze (tra cui la giornata mondiale a Madrid), mi hanno dato un forte segno cattolico che talvolta cerco di insegnare nel mio ruolo di animatore/mago cercando di far riflettere i ragazzi sull'importanza dell'amicizia e del valore profondo che ha l'amore, se poi i ragazzi cominciano a essere della mia età, io ho diciannove anni, perché non fare un bel discorso sulla sessualità oggi vissuta (a mio parere) molto superficialmente?
Come dicono i Litfiba “Il mio spirito è uno spirito libero”, mi piace vivere al secondo godendo a pieno ogni istante, raramente programmo la mia giornata altrimenti dove sarebbe il divertimento? 
A volte mi ritengo un ragazzo molto controcorrente rispetto ai miei coetanei, non bevo, non fumo, gioco con i bambini più piccoli, ascolto i Nomadi, che con l'arrivo del nuovo cantante sono diventati più moderni che mai, ma nonostante tutto so di fare la cosa giusta. A tutti i ragazzi come me, che sono molto di più di quello che descrivono i telegiornali, dico da amico: non lasciatevi prendere e ingannare dalla società in cui viviamo e abbiate rispetto di voi e del vostro corpo. 


Accennavi ai Nomadi, sappiamo che hai una passione viscerale per questo gruppo storico.
Ho detto che sono un fan dei Nomadi, ma non si possono liquidare così in una frase; sono importantissimi per me, mia nonna quando ero piccolo mi cantava “io vagabondo” all'infinito e i miei mi portavano spesso ai concerti, poi con il diventare "grande" le canzoni oltre a regalarmi pura energia e adrenalina (sfatiamo un mito; i Nomadi fanno rock e sono moderni, punto) hanno cominciato a trasmettermi molte emozioni e rispecchiarmi in loro molti testi. Credo che la vera forza del gruppo, della quale mi sono innamorato, sia quella di riuscire a portare speranza anche nei momenti e nei luoghi più difficili, e a tutti coloro che dicono che da quando non c'è più Augusto sono morti mi sento di rispondere: “I Nomadi sono il suono delle idee e le idee non muoiono mai!”

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